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L'isola di Olkhon o dello Sciamano


Olkhon è la più grande isola del Lago Baikal è l’unica ad essere abitata ed è la terza più grande isola lacustre del mondo. Il suo nome deriva dal buriato e significa “piccola foresta”, infatti l’isola è coperta dal 55% da steppa e 45% da foresta. Paesaggi pittoreschi, baie di sabbia, ripidi promontori con forme insolite fanno dell’isola di Olkhon una vera Isola del Tesoro. L’isola si estende per 72 km di lunghezza e 15 di larghezza per una superficie totale di circa 730 kmq. La sua cima più alta è il Monte Zima (alto 1276 mt). Al suo lato estremo, si trova il punto più profondo del Lago Bajkal (1642 mt). Il più grande insediamento sull’Isola di Olkhon è Chužir con una popolazione di circa 1.300 abitanti. In passato l’isola era abitata dai Kurykan, una popolazione di origine turca, inizialmente nomadi, possedevano una lingua scritta, che decisero di stabilirsi qui. La loro civiltà è esistita per centinaia di anni mentre vi sono ancora dubbi sul quando si sia estinta. L’occupazione principale della popolazione è la pesca. Una volta che l’elettricità è stata portata sull’isola, alberghi e piccole imprese hanno iniziato a svilupparsi e, di conseguenza, si è sviluppato anche il turismo. Il luogo più interessante a Chužir è il Capo Burkhan o la Roccia dello Sciamano. Questo luogo sacro, è circondato da misteri e leggende. Molti reperti archeologici ritrovati a Capo Burkhan e nelle sue vicinanze nel corso degli anni includono monete del 18° secolo, un coltello in nefrite, un’ascia, frecce, ceramiche, oggetti di pietra, osso, ferro, oro, e gli altri elementi dell’Età Bronzo e del Neolitico. Secondo punto di interesse è il museo etnografico, fondato da N. M. Revyakin negli anni 50, un grande studioso di etnografia, storia e svariate altre scienze che ha studiato l’isola di Olkhon con i suoi studenti. Vicino al villaggio c’è un altro luogo interessante, la spiaggia Saraysky, spiaggia di sabbia lunga 3 Km e larga circa 1 Km con accoglienti prati e boschi, circondata da una pineta che sorge dietro le rive sabbiose. La baia è poco profonda e in estate l’acqua è abbastanza calda per fare il bagno. In estate si può prendere un traghetto attraverso lo Stretto di Olkhonskiye Vorota (Gates) per raggiungere l’isola, mentre durante l’inverno è possibile arrivare all’isola direttamente in auto, grazie a un’emozionante attraversata sulla superficie del lago ghiacciato. Nella parte più a nord dell’isola di Olkhon, al termine di una protuberanza che si addentra nel lago, svetta “Khoboi”: un masso posizionato in verticale che nella vecchia lingua Buryata significa ‘zanna’ da cui vi potrete godere una vista mozzafiato e il maestoso panorama del lago Baikal.

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